venerdì 29 maggio 2020

LA MORTE E' SOLO PAURA DELL'IGNOTO



La vita non può finire... è impossibile. La "morte" è solo fisica.
Immaginiamo che il mondo all'improvviso esplodesse e sparisse polverizzandosi e quindi, ogni forma di vita morisse. Questo annienterebbe la vita? La vita non può essere annientata dal momento che è la coscienza a dare vita alla realtà e non il contrario. La vita non dipende dal nostro corpo ma è il nostro corpo a dipendere dalla vita. Il corpo muore, la vita no. Peraltro anche il corpo non muore del tutto perché tutto si trasforma.



Il cervello processa 4 miliardi di operazioni al secondo, delle quali, solo il 4% riguardano la realtà quindi la nostra vita si basa sulla realtà solo per il 4%. Ma cos'è la realtà? La realtà è fatta di immagini perché tutto appare soltanto nella nostra mente, esattamente nella corteccia visiva e, tramite gli altri sensi, in quelle zone utili ad elaborare gli altri 4 sensi. Non esiste un fuori. Se non ricordiamo le nostre vite corporee precedenti è perché la memoria che usiamo si basa sulle esperienze terrene ed è localizzata nella mente e noi non siamo la nostra mente. La mente è un mezzo di cui l'anima si serve per operare nella realtà. La coscienza non necessita del corpo per esistere, tuttavia un corpo privo di coscienza è come un oggetto.

Moltissime testimonianze di persone che hanno avuto esperienze di pre-morte raccontano di una bellissima sensazione. Dicono che lasciare il corpo è stupendo. Come è possibile che, nonostante una persona abbia il cuore fermo, continua a vivere esperienze, ad avere sensazioni intense e visioni spettacolari? Questo corpo che sembra così indispensabile diventa qualcosa di cui la coscienza può fare a meno. Forse i 5 sensi emulano delle capacità che l'anima ha a prescindere dall'incarnazione. Il tempo, oltretutto, è legato al sistema atomico che ne determina le specifiche caratteristiche legate al Carbonio 12 di cui il corpo è formato assieme al dna.

Come è possibile parlare di eternità quando la memoria sparisce del tutto?
Ogni volta che ci addormentiamo nel nostro letto o sul divano perdiamo il contatto con la realtà. In pratica è come se morissimo ogni giorno per poi rinascere al mattino.
Nel periodo in cui dormiamo dove siamo? Perché, prima di addormentarci, non abbiamo paura di chiudere gli occhi e perdere il contatto con la realtà? Forse perché ci siamo abituati, tuttavia non c'è una grande differenza tra addormentarsi e risvegliarsi e morire e rinascere. Quando ci addormentiamo non abbiamo la certezza di risvegliarci ma lo sappiamo per istinto. Abbandonare la coscienza terrena per entrare nel sonno non è poi così diverso dal morire.

Immaginiamo, paradossalmente, di non aver mai dormito in tutta la nostra vita e di dover affrontare per la prima volta il sonno. Sicuramente saremmo terrorizzati dal dover affrontare questa esperienza. Lo stesso vale per la morte. Per quanto ci riguarda è un'esperienza che non abbiamo ancora sperimentato e per tale ragione ne siamo terrorizzati.
In realtà noi non abbiamo paura della morte bensì dell'ignoto, poiché soltanto di questo si tratta.


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