Sono quel Vento
Il giorno ha in sè i segreti della Luce e del buio.
La scura notte ha in sè i segreti del vivido giorno
Quando tutto è spento si accendono i sogni
Poi dimentichi in balia di una vita agitata
Siamo meteore pronte a schiantarsi tra le montagne
Come stelle cadenti siamo un sogno che svanisce
Il giorno sa chi è il vero unico vincitore
Tra gli aneliti intrappolati io volo
Tra le spente menti attorciglio colori
Vorrei avere mille o più di questi strani giorni
Giorni eletti dal consacrato vino mattutino
Notti alla ricerca del mistero che dissolve i dissapori
Turgidi pensieri si abbandonano al vento
Sono li a sfiorare le foglie e a posarle sui prati
Più cerco di tornare in me e più mi allontano
Sperduto tra frammenti d'uomo o inghiottito dalla luna
Sono la stessa scintilla che depose in principio
Ora sono in viaggio verso una terra sacra
Il piacere ormai dissipato diviene estasi
L'anima viene a farmi visita tra i suoni di una amara cantilena
Dolci e inquiete note di una musica priva di falsi bagliori
Tutto è sprovvisto di senso se non per gli incauti viaggiatori
Il tempo ha segnato i contorni di questa prigione
Sono l'aria che respiro...il merito che vorrei
Sono la montagna che cerco di scalare
Sono il Dio che invano cerco di invocare
Più sono niente e più divengo tutto
Questa stanza non ha pareti solide o soglie da varcare
Queste dita non toccano l'oro di questo calice
Sono il vino che bevo...ed è in me che tutto trovo
Sono lo scrigno nascosto in cui le mie mani frugano
L'albero da cui colgo il chiaro frutto
e quando la mia voce diverrà silenzio
avrò tutto tra le mie mani
poichè l'infinito è ciò che sono da sempre.
Silenziosa Giustizia
Anime in balia di crudeli sogni
protette nel loro guscio.
Anime dannate in cerca di sangue e dolorecome bambini chiassosi e violenti prima di un lungo pianto.
Imparano dai loro errori o ribaltano il gioco
nel tentativo di eludere la meritata e tagliente pace.
Alcune perseverano nell'ingiustizia
altre piangono per le pene aggiunte.
Lacrime come fiumi inondano la terra arsa dall'invincibile ego.
Qualcuno ascolta e comprende
qualcun altro depone la sua bandiera
invocando un perdono che costerà caro ma che salva all’istante.
Più le mani hanno intinto nel sangue
e smosso le piaghe tra le intemperie di una fallita ragione
tanto sarà lo sconforto nel ritrovare la pace.
Una giustizia paziente
che lascia agli uomini ogni sentenza
invisibile e silenziosa,
si nasconde tra i sogni rivelati in segreto
scorre tra le lacrime dei disperati e nutre le mani.
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