sabato 18 gennaio 2014

CAOS E PERFEZIONE




L'aspetto più evidente nel mondo è il caos; parliamo di ciò che salta più all'occhio.
Se chiedessimo ad una persona qualunque, con una discreta intelligenza, cosa egli vede nel mondo, direbbe che è un grande caos, in cui è difficile credere a qualcosa che faccia pensare alla perfezione, alla compassione, alla spiritualità. Questi aspetti restano nascosti al di là della soglia. Ma di quale soglia stiamo parlando? Come si fa a determinare l'esistenza di una soglia che preclude una qualche dimensione nascosta, una logica alternativa agli eventi "reali"?






La verità è che questa dimensione si può percepire, intuire e quindi "visualizzare" grazie ad una coscienza che noi tutti "possediamo" e che non si limita a vedere con gli occhi ma presuppone una "visione" più ampia e priva di limitazioni rispetto a questo campo visivo. In realtà tutto ciò è "invisibile" ma questo dipende da quali ambiti leghiamo al termine: "invisibile".
Ma in questo caso il termine racchiude soltanto uno degli aspetti legato alla "visione".
Come possiamo comprendere quanta ristrettezza c'è nel modo comune di vedere le cose, considerando che il giudizio nasce sulle basi di ciò che possiamo vedere e quindi processare?
 
 Come ci insegna il buon Pirandello, ciò che vediamo rispecchia soltanto il nostro personale punto di vista e pertanto, come evidenzia anche la quantistica, il mondo che vediamo altro non è che il nostro personale mondo. Nonostante vediamo pressappoco le stesse cose, questo non esclude la costruzione e l'idealizzazione soggettiva della realtà, diciamo che siamo co-creatori del mondo nel suo insieme ma questo mondo rimane una proiezione soggettiva, poichè la realtà è sostenuta da tutti, si regge sulle nostre credenze che diventano proiezioni, carburante per il mondo, e non mi riferisco a un sostentamento materiale o fisico, ma di un sostegno esoterico, energetico, di un costante "drenaggio" delle nostre coscienze affinchè vengano impiegate nella costruzione e nel sostentamento di un mondo che non rispecchia le nostre volontà, ma bensì la volontà di alcuni. In termini realistici di quei pochi soggetti che gestiscono il "nuovo ordine mondiale".
Di fatto quest'ordine si sta sviluppando proprio grazie alle nostre credenze o coscienze che sono sintonizzate su questo sub-regno, convogliando le energie e quindi le anime e il loro "carburante" verso un punto ben preciso, con tanto di guardiani e trappole utili a impedire che queste anime si stacchino da questo "film".
Il loro punto di forza è l'organizzazione, per contro, noi siamo invece disorganizzati e divisi, come sottolinea anche Tsairon nelle sue analisi.
Siamo artefici attraverso questo mondo "invisibile" del mondo così com'è. Pensate al film Matrix, e sarà facile comprendere come un film in realtà riveli proprio questo mondo nascosto, la vera "realtà" in cui l'uomo è solo una batteria, e la cosa peggiore è proprio il fatto che egli non riesce a rendersene conto, vivendo in pieno quel film, quella Matrix in cui egli crede e sostiene fino al punto di difenderla, ignaro dell'orribile destino che avanza e si sviluppa sotterraneo, e che ha già da tempo, depredato l'anima del suo "soffio vitale".

Gabriele Sortino





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