Quasi tutti
hanno paura, anche solo di immaginarla una realtà senza tempo. Invece io
credo che se il tempo a qualcuno, mancasse per un'ora, sarebbe
un'esprienza illuminante... heem! è paradossale stabilire un tempo in cui
il tempo debba sparire, quindi diciamo che per chi resta dovrebbe
passare un'ora e per la persona che fa l'esperienza del "non tempo" sia
invece vissuta pienamente, in prima persona. Dovrebbe perdere del tutto
la concezione di tempo e quindi anche di spazio... insomma è difficile
immaginare da qui un "non tempo" o un "non spazio" senza
inevitabilmente, ruzzolare nella tana del bianconiglio e perdersi.
Quest'esperienza, in realtà, si può vivere anche da qui, basterà soltanto vivere il presente pienamente, considerandolo come l'unica via che può condurre alla "salvezza" in tutti i sensi, conosciuti e meno conosciuti. Senza tenere conto del tempo "esterno", percependo l'infinito proprio all'interno dell'attimo che diventa come una porta, una porta da cui l'anima entra e porta con sè, le uniche parole che l'uomo da solo non saprebbe "pronunciare". L'ingrediente primario dell'alchimia spirituale è l'empatia nei confronti del presente, e il presente si trova nel cuore, non nella mente.
Gabriele Sortino
Nessun commento:
Posta un commento