E' la paura di cambiare a fregare l'uomo. Dobbiamo comprendere che egli è ancorato al suo modo di essere e pensare così come un feto è attaccato al suo utero. Quest'uomo incubato all'interno di questo grembo artificiale, cresce e si nutre di tutto ciò che il suo cordone ombelicale in gomma scura gli passa, e vive dei pensieri della "madre" e delle sue emozioni. Poi queste si incidono sul suo inconscio così come avveniva per i dischi in vinile. Tutte le informazioni impresse riconcepiranno la natura del suo sè, riscriveranno il suo dna.
Per tutta la vita resterà invischiato alle sue tradizioni d'origine, ai modi di sentire e di pensare, fortemente impregnati dal falso disegno che qualcuno ha gradualmente introdotto. Corromperanno la natura stessa dell'individuo dal suo concepimento alla sua morte. Sarà talmente lontano dal suo vero sè che soltanto l'idea di lasciare questo calco gli risulterà terrorizzante. Farà di tutto per non cambiare questo status, e per evitare di doversi gestire da solo. Egli farà di tutto per non uscire dal sogno.
Religione e Politica sono oggi i nostri agganci inconsci e non. Anche se iniziamo a dubitare della natura di questo sitema di incubazione fetale, continuiamo a restare fortemente legati alle sue regole, alla sua profonda impronta. Mode e costumi hanno creato un'immagine dell'uomo e della donna fortemente compromessa. Tessuta a tavolino da pochi artisti della tela. Noi non abbiamo fatto nulla.
Ho staccato questo cordone perchè trovo assai deprimente doversi affidare a idee esterne. Trovo deprimente lasciarsi plasmare completamente.
Le idee che abbiamo le scambiamo per nostre, come se avessimo mai pensato davvero qualcosa. Queste idee non sono farina del nostro sacco e non ci permettono di esistere. Siamo talmente immersi in un disegno già costruito da non riuscire più a comprendere che non c'è nulla di nostro al suo interno e che ciò che oggi consideriamo il nostro punto di vista, in realtà non lo è mai stato. Non abbiamo mai avuto una scelta ed è la scelta stessa a terrorizzarci perchè ci pone in una posizione di grande responsabilità, una responsabilità che ci spaventa troppo. Fondamentalmente non siamo mai nati veramente.
La forza vampirica che gestisce questo regno ha ben pensato di esorcizzare l'idea che le sue prede... che il suo cibo, potesse avere pensieri propri o che potesse sganciarsi da quelle idee che ha acquisito durante la proiezione del film; idee come guardiani attenti e risoluti. I nostri peggiori aguzzini sono le "nostre" idee.
Gabriele S.
Ciò che scrivi ritengo sia vero....ma anche tu in questo tuo scritto non vai ad inserire un pensiero che condizionerà a sua volta chi leggerà il tuo scritto....quale strumento ho per capire che ciò che penso sia il frutto esclusivo della mia scelta.....
RispondiEliminaBella domanda... non è facile risponderti, ma partire già dal presupposto che le nostre idee possano essere state impiantate, così come lo stile di vita e tutto il resto è già un inizio. La mente critica si attiva e invece di credere a tutto ciò che sentiamo o vediamo iniziamo farci domande e lì inizia il bello...
Eliminahttp://www.macrolibrarsi.it/libri/__going-deeper.php
Elimina... c'è molto materiale di risposta alla tua domanda, Catia.
Ce ne fossere come te ,che dici cose vere ,sensate,,logiche, bravo io ti seguo
RispondiEliminaTroppo gentile... Grazie
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