Il mondo degli umani cosi come lo conosciamo comprende una varietà infinita di mentalità, nel senso che, seppur gli uomini appartengano tutti alla medesima razza animale e abbiano sentimenti e pensieri simili, questi sono comunque differenti tra loro per molte ragioni. Esistono persone che amano il calcio e la musica pop, altre amano la musica classica e l'arte, altre amano sia il calcio che l'arte, ma nessuno possiede gusti e preferenze esattamente uguali ad altri soggetti. Seppur esista una varietà infinita di menti che tessono la cosiddetta "mentalità comune" e anche se una piccola parte tende a seguire un percorso più "ermetico" per vocazione o per istinto, le mentalità risultano comunque diverse tra loro ma contemporaneamente legate da una mentalità comune. Ma quanto incide l'inconscio in tutto questo meccanismo?
L'ESPERIMENTO DELLE CINQUE SCIMMIE
In un esperimento svoltosi in una gabbia con cinque scimmie e una banana appesa in cima ad una scala, si è potuto studiare il comportamento primordiale di quella che possiamo definire come "coscienza collettiva" o inconscia o “mente animale” e della sua reale funzione all'interno di un gruppo di individui "senzienti", in questo caso formato da scimmie ma che riflettono tuttavia anche il comportamento umano.
Quando una scimmia è salita sulla scala per prendere la banana, un getto d'acqua l'ha spinta a rinunciare e cosi è tornata nel gruppo.
Successivamente le scimmie, avevano imparato che il getto d'acqua era provocato dal gesto di raccogliere l'ambito frutto e che se non l'avessero fatto non ci sarebbe stata nessuna punizione, quindi hanno rinunciato alla banana.
Successivamente le scimmie, avevano imparato che il getto d'acqua era provocato dal gesto di raccogliere l'ambito frutto e che se non l'avessero fatto non ci sarebbe stata nessuna punizione, quindi hanno rinunciato alla banana.
Successivamente una delle scimmie è stata sostituita e quindi non conoscendo la situazione, la nuova arrivata si è subito fiondata verso la banana, ma le altre scimmie hanno immediatamente provveduto a punirla copiosamente pur di impedire che facesse ciò che loro non erano riuscite a fare proprio a causa della punizione.
Gradualmente le scimmie vennero sostituite tutte e seppur tutte le scimmie non avessero mai visto il getto d’acqua, non conoscendo la ragione per cui venivano punite prima ancora di salire sulla scala, le nuove arrivate hanno continuato a bloccare qualunque scimmia avesse provato a raccogliere il frutto, senza mai chiedersi perchè e nonostante nessuna di loro sapesse del getto d'acqua.
Gradualmente le scimmie vennero sostituite tutte e seppur tutte le scimmie non avessero mai visto il getto d’acqua, non conoscendo la ragione per cui venivano punite prima ancora di salire sulla scala, le nuove arrivate hanno continuato a bloccare qualunque scimmia avesse provato a raccogliere il frutto, senza mai chiedersi perchè e nonostante nessuna di loro sapesse del getto d'acqua.
Semplicemente avevano ereditato un comportamento di cui non comprendevano le ragioni ma che tuttavia si è dimostrato efficace, saldo e duraturo. Questo meccanismo ha caratterizzato un comportamento collettivo che si fonda su un ragionamento meccanico e di gruppo, ciò ha eliminato la possibilità di una crescita di una risoluzione o del semplice rendersi conto del perché stessero comportandosi in quel modo.
Questo dovrebbe far riflettere sulle reali capacità di una mente collettiva, che si dimostra più incline a manifestare comportamenti inconsci e automatici, rispetto a comportamenti che sono invece il frutto di una riflessione, di una "Presa di Coscienza" o di una mente indipendente e critica.
Alcuni studiosi hanno già dimostrato che nell'uomo il comportamento inconscio è rappresento da oltre il 97% delle azioni quotidiane e del fatto che nessuno, o quasi, vuole chiedersi perchè si trova in quella situazione e meno ancora nel volersi chiedere cosa lo ha portato fino a quel punto.
Semplicemente lo fa e basta, ed è pronto persino ad attaccare e giudicare chiunque trasgredisca le regole, perchè lo fanno tutti, perchè è "giusto" cosi, perchè è meglio far parte di un gruppo che essere l'emarginato genio che ricorda a tutti che esiste la possibilità di "pensare" e che rompe quella mediocre avulsa armonia che regola tutto e tutti e che riflette in tutto e per tutto la logica dell’Arconte dello gnosticismo.
Semplicemente lo fa e basta, ed è pronto persino ad attaccare e giudicare chiunque trasgredisca le regole, perchè lo fanno tutti, perchè è "giusto" cosi, perchè è meglio far parte di un gruppo che essere l'emarginato genio che ricorda a tutti che esiste la possibilità di "pensare" e che rompe quella mediocre avulsa armonia che regola tutto e tutti e che riflette in tutto e per tutto la logica dell’Arconte dello gnosticismo.
L'inconscio è quel meccanismo che ci permette di agire automaticamente, che senza l'ausilio del pensiero, come "automi" si agisce seguendo un carosello di nozioni comportamentali acquisite non solo a livello "dottrinale" ed esistenziale ma anche genetico, poichè le informazioni inconsce sono immagazzinate anche nel bagaglio karmico familiare e quindi genetico, che riflette l'andamento evolutivo della specie nelle sue molteplici combinazioni e che riportano comunque ad un analogo stato delle cose.
Gabriele Sortino
Registrazione Audio:
"Schiavi di una Mente Collettiva"
Articolo tratto dal mio Libro: Dal Buio alla Luce - Analisi e Riflessioni sul Concetto di Evoluzione - Gabriele Sortino - Edizioni youcanprint - Pagine 230 - Giugno 2013
Complimenti, blog stupendo!
RispondiEliminaGrazie mille
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