Ancora più importante
del trovare quei rarissimi amici per cui nutrire un profondo affetto e
con cui vivere un onesto rapporto, è il riuscire a trovare in se stessi
quell'amico tanto speciale, nel senso che, quando saremo noi
in prima persona a godere delle nostre qualità, allora avremo qualcosa
di nuovo da dare anche agli altri. Parlo sopratutto di onestà
incondizionata. Ma tutti quei rapporti fatti di buone maniere, di sovoir
faire, in cui tanto è il rispetto reciproco che l'ego può ingrassare a
dismisura e indisturbato. A differenza di quei rapporti lì, una verità
che può lacerare e che può uscire anche dalla bocca di una persona a noi
cara, non per cattiveria o, ancora più raro, quando è la propria bocca a
farlo, può davvero permetterci di crescere; una crescita che poco ha a
che fare con l'eta del corpo.
Una coerenza, purtroppo inesistente.
Nessun uomo è tanto onesto. Nessun uomo è tanto maturo da accettare ogni
verità e iniziare a combattere davvero quei mille atteggiamenti impuri o
quelle vie preferenziali, che ci vengono suggerite dall'Arconte o Ego, a
favore di quella sottile voce, di quel silenzio che vuole offrirci
l'opportunità di scorgere ogni nostro limite e di crescere davvero.
Meglio essere spietati con quegli aspetti di noi che non rivelano la
nostra parte migliore e non ci rendono davvero umili e responsabili. Non
c'è gioia che valga quelle amarezze, perchè quelle amarezze sono la via
per una gioia di tipo superiore, sono il contenitore, lo scrigno
d'acciaio in cui è racchiuso l'Oro alchemico.
Tuffarsi nelle proprie
amarezze per comprenderle a fondo equivale a schiudere quel forziere.
Gabriele Sortino
Gabriele Sortino
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