Anche l'intuizione è un'esperienza perchè non è partorita dalla mente razionale. Non è un processo meccanico non vissuto emozionalmente o visivamente. In realtà l'intuizione fornisce una vera e propria esperienza perchè l'individuo non comprende l'intuizione... la "vede" e di conseguenza "sente" determinati aspetti del sè confluire spontaneamente sotto forma di rivelazione della mente.
Non sarà un'esperienza reale ed è pure molto rara, ma è pur sempre un'esperienza dei sensi e non un'idea.
Non sarà un'esperienza reale ed è pure molto rara, ma è pur sempre un'esperienza dei sensi e non un'idea.
E' il frutto della lettura di certe esperienze acquisite durante il percorso esistenziale e di conoscenza, ma nasce sotto forma di "visione spontanea", che tuttavia risulta essere molto più efficace di un'esperienza reale. E' un'esperienza completa poichè attinge ad entrambi gli emisferi, proprio come per l'esperienza reale o onirica in cui c'è uno spettatore e un mondo in cui lo spettatore è proiettato dalla coscienza animica e quindi di una visione che si dirige spontaneamente verso di noi.
L'intuizione viene vissuta come un'esperienza, perchè arriva da sè, come arriva il suono di un campanello o la telefonata di un amico, pertanto sembra più una scelta dell'anima, di una coscienza assai superiore alla nostra in qualità di umani.
Proprio come facevano le menti geniali della storia, che avevano la capacità di visualizzare un'intuizione prima ancora di trascriverla o realizzarla, e parliamo di una visione chiara e salda, di qualcosa che prima non esisteva. Come una trasformazione della coscienza, e nulla è più reale della coscienza, sopratutto quando si trasforma.
L'intuizione è vissuta dalla coscienza come qualcosa che arriva da sè, quindi mantenendo nell'io il ruolo dello spettatore nei confronti di ciò che egli vede, sente e percepisce. E' un po' come se l'anima non abbisognasse più di farci incontrare certe persone o farci avere determinate esperienze reali, ma ci fornisse un'esperienza diversa, immediata e valida, legata alla stessa crescita che si ha rispetto all'esperienza reale, ma di tipo superiore.
Proprio come facevano le menti geniali della storia, che avevano la capacità di visualizzare un'intuizione prima ancora di trascriverla o realizzarla, e parliamo di una visione chiara e salda, di qualcosa che prima non esisteva. Come una trasformazione della coscienza, e nulla è più reale della coscienza, sopratutto quando si trasforma.
L'intuizione è vissuta dalla coscienza come qualcosa che arriva da sè, quindi mantenendo nell'io il ruolo dello spettatore nei confronti di ciò che egli vede, sente e percepisce. E' un po' come se l'anima non abbisognasse più di farci incontrare certe persone o farci avere determinate esperienze reali, ma ci fornisse un'esperienza diversa, immediata e valida, legata alla stessa crescita che si ha rispetto all'esperienza reale, ma di tipo superiore.
L'intuizione è anche il frutto di una riflessione, ma appare inaspettatamente, perchè non scaturisce dal tipico processo mentale logico deduttivo, ma nasce piuttosto dalla fusione dei due emisferi che, equilibrando l'energia animica della mente e della coalizione tra emisferi e ghiandola pineale, creano autonomamente e senza la necessità del mondo reale, l'esperienza, un'esperienza che risulta essere nettamente superiore a quella reale, perchè consente all'individuo di balzare direttamente ad una risposta solamente decodificando quello che possiamo definire come un dettame animico vero e proprio, come un'esperienza interiore. Ciò crea un possibile futuro già nella mente, quindi l'intuizione batte sul tempo l'esperienza reale, creando un impatto più legato al tempo interiore e ad un'indipendenza ideologica di fondo che spinge a far lavorare la mente in totale armonia e ispirazione, senza lasciarsi condizionare troppo da fattori esterni o da considerazioni troppo pragmatiche. Un'intuizione è come una risposta che prima non c'era, e che all'improvviso appare. In questo fenomeno è racchiuso il senso stesso di arte e genialità e di tutti quegli aspetti che identificano nell'uomo stesso la chiave per giungere alla conoscenza e quindi alla consapevolezza più profonda, che trova poi nell'essere la soluzione a qualunque mistero, sotto forma di rivelazione animica e quindi di avanzamento evolutivo.
Gabriele Sortino
Gabriele Sortino
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