E' la paura di cambiare a fregare l'uomo. Dobbiamo comprendere che egli è ancorato al suo modo di essere e pensare così come un feto è attaccato al suo utero. Quest'uomo incubato all'interno di questo grembo artificiale, cresce e si nutre di tutto ciò che il suo cordone ombelicale in gomma scura gli passa, e vive dei pensieri della "madre" e delle sue emozioni. Poi queste si incidono sul suo inconscio così come avveniva per i dischi in vinile. Tutte le informazioni impresse riconcepiranno la natura del suo sè, riscriveranno il suo dna.