giovedì 19 dicembre 2013

ORIZZONTI INTERIORI



Non ho mai avuto una gran stima degli uomini. Ma è anche vero che non ho mai smesso di stupirmi né di amare le enormi, stupende, possibili potenzialità che racchiude dentro di sè. L'essere umano mi preoccupa tanto quanto mi affascina, perchè vedo in lui un grande mistero, il più grande.

Il frutto alchemico è una figura inesistente ma che alcuni possono comunque percepire al di là del modello reale.
Vedo un uomo nuovo in embrione. La terra è la madre che lo partorirà, perchè dovrà nascere qui, ma sarà concepito da mondi superiori. Questo è soltanto il più basso, il più esterno dei mondi, qui siamo nel punto più lontano rispetto all'est mistico interno, extraterreno; alla coscienza superiore.
Questa coscienza superiore, questa luce priva d'ombra, colpirà solo i diamanti, gli estratti della terra; le anime che avranno raffintato e rilasciato le inutili scorie, estraendo le tracce dell'eterno ed invisibile universo nascosto tra le ceneri di un mondo già morente.
Ma quel frutto giungerà in concomitanza di una reale crescita, dell'apertura dell'anima rispetto a questa coscienza superiore; a quel punto non sarà mai più, soltanto un semplice uomo, né un'anima divisa.

Gabriele Sortino

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