Chi sa ascoltare possiede un'arma, quest'arma
può essere usata in più modi. C'è anche chi ascolta per manipolare, o
"per non pagare il dazio" o soltanto per ottenere qualcosa. Poi c'è chi ascolta per il piacere di farlo, al di là dei
concetti o del chi ha ragione e chi no. Decisamente la tipologia
migliore, seppur l'essere migliori o meno è solo conforme all'uso e
consumo che l'anima farà di quello specifico contesto esistenziale e non
determina un valore etico in particolare per via del fatto che la
"giustizia" animica non è sempre decifrabile e non deve necessariamente
corrispondere ad un modello preciso, almeno, non facilmente associabile.
Tuttavia l'empatia definisce comunque un significativo avanzamento
animico.
E' davvero difficile non provare una naturale simpatia per
una persona empatica, che lascia scorgere il piacere nel dare
attenzione o semplicemente nell'ascoltare col cuore, non a caso, per empatia si intende anche compassione... come a fornire
una calda coperta a chi magari, ha freddo... per poi scorgere con piacere
ogni nota dell'anima altrui e con la ricompensa nel vedere sollevarsi
chi magari pensava di restare giù, poichè laddove c'è qualcuno pronto ad
ascoltare nessuno può cadere senza poi rialzarsi.
Chi sa ascoltare senza secondi fini è come una perla rara, e lo è ancora di più se sa ascoltare la parte più profonda di sè, visto che occorre la più totale e interiore delle empatie per giungere al Logos in un quadro più elevato dell'essere.
In definitiva, chi sa ascoltare in maniera autentica e disinteressata ha scoperto che spendere una parte del proprio tempo e delle proprie risorse emozionali, discostandosi dai propri bisogni, a volte, può lenire il dolore proprio ancora di più che quello altrui, seppur possa sembrare paradossale, perchè l'empatia è sempre la migliore delle medicine, in ogni senso e ci allena a domare l'ego.
E' fondamentale e importante ascoltarsi e ascoltare.
Chi ascolta col cuore ancor più che con la mente, regala molta più gioia e rigenerazione positiva a se stesso e a chi gli sta intorno. L'empatia migliore sguinzaglia le lacrime più benefiche e i sorrisi più profondi e guaritori... quelli veri.
Solo chi sa ascoltare può arrivare a scorgere le gioie più profonde della vita.
Gabriele Sortino
Chi sa ascoltare senza secondi fini è come una perla rara, e lo è ancora di più se sa ascoltare la parte più profonda di sè, visto che occorre la più totale e interiore delle empatie per giungere al Logos in un quadro più elevato dell'essere.
In definitiva, chi sa ascoltare in maniera autentica e disinteressata ha scoperto che spendere una parte del proprio tempo e delle proprie risorse emozionali, discostandosi dai propri bisogni, a volte, può lenire il dolore proprio ancora di più che quello altrui, seppur possa sembrare paradossale, perchè l'empatia è sempre la migliore delle medicine, in ogni senso e ci allena a domare l'ego.
E' fondamentale e importante ascoltarsi e ascoltare.
Chi ascolta col cuore ancor più che con la mente, regala molta più gioia e rigenerazione positiva a se stesso e a chi gli sta intorno. L'empatia migliore sguinzaglia le lacrime più benefiche e i sorrisi più profondi e guaritori... quelli veri.
Solo chi sa ascoltare può arrivare a scorgere le gioie più profonde della vita.
Gabriele Sortino
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