domenica 26 maggio 2013

AL DI QUA' DEL PLEROMA. MELCHIZEDEK IL SUPREMO





L'ego si divide in "tanti" ego, per questo nello gnosticismo si parla di stirpe di Arconti. Essi si manifestano come parti dell'Io. Siamo (continuamente) guidati al 97% dall'inconscio, e l'inconscio è guidato da "questi" ego o "Arconti" (il tutto si attiva grazie alle dinamiche della dipendenza e dell'abitudine). Essi, dunque, vivono in noi.

"E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti»." (Marco 5:9). 

Siamo praticamente bombardati da "aspetti di noi" e mi riferisco anche a manifestazioni "Divine". Nessuna di queste voci rappresenta la Verità per eccellenza ma un frammento di questa Verità che è l'insieme di tutti gli aspetti. Sulla terra domina indiscusso il potere astrale ed eterico. Solo sentendoci come Unità inscindibile avremo un'idea della nostra Grandezza e della nostra Potenza e dell'Immortalità manifesta. Il divino o psichico è anch'esso un aspetto, un livello, e non comprende una voce unica o Suprema che invece è rappresentata dall'unione di tutti gli elementi. (Cubo di Metatron - Messia: Unione tra io-Anima e io superiore. Padre, Spirito Supremo; "Dio" in forma senziente).
Non esistono Maestri vivi o meno che possono ispirare quanto il Logos. Solo nel Logos è deposta la Verità Assoluta. Un canale Unico ed Ermetico tra l'uomo e Dio.


Studiando il sillogismo della Gnosi si evince che siamo in realtà: Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo (Fonte) arconti compresi. E' Il Padre manifestato nell'uomo ad estrarre la spada (kundalini-spina dorsale) grazie alla sottomissione totale da parte dell'Anima e ad un silenzio Assoluto che permette l'entrata dei "logoi spermatikoi" nei confronti dello Spirito (Maschile e Onniscente). Egli accoglie in sè il "Ricevitore di Luce" Melchizedek, archetipo di Pace e Giustizia. Egli infatti, nello gnosticismo, rappresenta L'unità (non nata) che riporta l'Anima eletta al di fuori del regno fisico-astrale-eterico, conducendola al regno della Luce delle Luci (L'interno dell'Interno).

Quando ci identificheremo con questa Unità androgina... (si parla di un'androginia superiore all'androginia dell'Anima all'interno della sfera astrale eterica; Essa si compone di: Anima e Spirito Superiore) ...avremo una visione completa di ciò che può essere "Dio" o di ciò che può essere la "Coscienza Superiore" in senso assoluto e totale; della coscienza e delle sue varie stratificazioni riunificate. L'etere non è il Regno Superiore ma una stratificazione che divide in "aspetti" quella che dovrebbe essere un'energia unica e inscindibile di cui l'Anima è parte scissa e allo stesso tempo non scissa.

Per comprendere Tutto, occorre essere Tutto o meglio ancora, identificarsi col Tutto. 
L'uomo è guidato da meccanismi astrali. Ma il vero Potere stà nell'integrazione da parte dell'Anima "eletta" con lo Spirito che, completamente canalizzato, distruggerebbe il mondo fisico-astrale-eterico (attorno a sè), estraendo se stesso e riportando l'alchimia verso un segreto o esclusivo passaggio (via stretta) al Regno Superiore attraverso l'Ascensione o Effusione. Immaginate la scena di Star Trek in cui i personaggi vengono effusi all'interno della macchina del teletrasporto; qui è la stessa cosa, solo che in questo caso l'anima viene teletrasportata in un altro regno o dominio dimensionale superiore, che secondo lo gnosticismo si troverebbe al di là persino dell'etere, che spesso viene confuso col Nirvana ma qui parliamo di un regno superiore che dovrebbe staccarsi del tutto dai vincoli fisico astrali o eterici. 
Da qui vedremmo semplicemente un corpo illuminarsi e sparire. In effetti non si sa bene cosa possa apparire agli occhi di chi rimane, ma la visione della trasmutazione dell'anima verso un altro dominio dimensionale, agli spettatori, dovrebbe apparire proprio come appare il teletrasporato nelle serie TV o nelle mistiche raffigurazioni in cui il Cristo ascende al "Regno dei Cieli" attraverso un raggio di luce; verosimilmente l'anima potrebbe trasmutare allo stesso modo, ricongiungendosi con quell'entità che nella materia viene occlusa o "osteggiata", per ritrovarsi in un corpo talmente potente da riuscire a eludere questo muro per sempre e rinunciare alle reincarnazioni per mezzo di un nuovo corpus che potrebbe rendere il connubio Figlio-Padre molto più efficiente. Le dinamiche che contraddistinguerebbero quella dimensione così totale, sono sconosciute qui o, probabilmente,  non verrebbero comprese nemmeno se ce le spiegassero con tanto di figure. Tra il Lì e il qui, il paradosso è d'obbligo. 

Ad ogni modo non esiste prova che qualcuno sia mai uscito dai cicli di reincarnazione terrena a seguito di un'effusione o forse può accadervi soltanto morendo per l'ultima volta e quindi non reincarnandosi più in un essere umano ma in qualcos'altro, verosimilmente in un corpo e in una dimensione, superiori. Questo è un po' il fulcro dello gnosticismo e del pensiero Ermetico. A me personalmente interessa l'evoluzione spirituale tenendo conto delle infinite possibilità e risorse di cui la coscienza dispone nei confronti di "Dio" che vive e si manifesta dentro l'uomo. Pertanto non pongo limiti alle possibilità e lascio in cantiere tutto, relazionandomi con quegli aspetti che posso riconoscere in me e nel mondo, compreso quello interiore.



Gabriele Sortino



Video: Questo mondo è come un carcere di massima sicurezza






2 commenti:

  1. Riflessioni ed intuizioni notevoli, se non l'hai già fatto dai un'occhiata al "Libro del Nulla" di Sosan. _/\_

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    1. Grazie... prenderò in considerazione quanto mi suggerisci

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