Se dovessi dare un suggerimento rispetto alla spiritualità e all'idea che esista un "Dio", direi che questo è il culmine di tutte le coscienze, cosi come di ogni singola coscienza, dell'Uno inteso come cerchio o “Monade delle Monadi”. Ma che ognuno racchiude in sè, poichè nulla è diviso. Un Dio esterno può farci solo schiavi. Il dominio sui quattro elementi rappresentato simbolicamente dal Tetragrammaton (Stella a cinque punte rivolta verso l’alto), suggerisce di vivere secondo i dettami superiori e interni, abbandonando quelli inferiori ed "esterni".
Questa è una cosa che i "potenti" non fanno, tanto meno la chiesa che è di fatto la manifestazione del regno arcontico e del potere astrale assieme agli altri regimi comunque collegati tra loro e mossi da un unico principio che si rifà all’ormai celebre modello mondialista Orwelliano.
Ma dovremo essere noi a distinguere questi aspetti, poichè in un mondo al contrario, il brutto diventa bello e viceversa.Ma questo vale per tutti, poichè questa è una guerra interiore che riguarda TUTTI.
Nello gnosticismo questo aspetto trova la seguente collocazione citata in questo verso
“Gli arconti vollero ingannare l'uomo, perché essi videro che egli aveva la stessa origine di quelli che sono veramente buoni. Essi presero il nome delle cose che sono buone e lo diedero alle cose che non sono buone, per potere, per mezzo dei nomi, ingannare gli uomini e legarli alle cose che non sono buone. E poi, se essi fanno loro un favore, li allontanano da ciò che non è buono e li collocano in ciò che è buono, quello che essi conoscono. Perché essi hanno deliberato di prendere l'uomo libero e fare di lui un loro schiavo, per sempre”.
(Vangelo di Filippo, verso 13. Vangelo Gnostico)
Un'inversione negativa dei valori, indotta, nel processo alchemico e ideologico per tutto il pianeta. Una schiera di "demoni" al seguito di un regno fisico, astrale ed eterico e pertanto esoterico. In un mondo dominato per millenni da un archetipo prescelto (Saturno) e che racchiude delle differenze rispetto al concetto di Dio inteso come Monade delle Monadi o semplicemente come coscienza completa e non selezionata al fine di gestire a piacimento il potere astrale e fisico a discapito delle masse.
Il simbolo dei gesuiti nello specifico, rappresenta proprio il simbolo di Saturno e l'esoterico simbolo esagonale, ma quando si eleva un singolo aspetto selezionato secondo le proprie esigenze, la Monade presumibilmente potrebbe generare una risposta a questa anomalia, anche se nel concetto di Monade vediamo una forma anche passiva intesa più come "Fonte", sappiamo che tutto è sempre e comunque coscienza e che pertanto tutto è attribuibile ad una forma “Senziente” e quindi ad una entità intelligente che tuttavia è rappresentabile in noi stessi.
Noi siamo immagine di ciò a cui facciamo capo, siamo emanazioni partorite da altri livelli, cosi come l'anima partorisce il corpo ed emana se stessa in esso, lo Spirito più alto può rappresentarsi nell'anima (Christòs), attraverso la manifestazione dello "pneuma" o "soffio vitale".
Nella simbologia del padre e del Figlio che contraddistinguerebbe le anime elette dagli arconti o "ilici".
La coscienza rimane in sè “onnisenziente”. La “rivelazione” dei segreti sacri, corrisponde in realtà al livello empatico a cui si è giunti rispetto al Logos.
Un mondo in cui "Anime elette" e "Arconti" sono costretti ad un conflitto sempre antico e sempre nuovo.
Esistono milioni di persone che lottano, sul vero senso della parola, contro il potere superiore a favore di un potere "basso" (come nel dualismo cosmico di matrice manicheista).
Chi consapevolmente e chi meno contribuisce al potere arcontico, che sia lo schiavo o il padrone, poco importa. Un potere quello di oggi, alla mercede di un regno effimero e spietato, fine solo a se stesso e che parla una lingua morta.
Un mondo in cui "Anime elette" e "Arconti" sono costretti ad un conflitto sempre antico e sempre nuovo.
Esistono milioni di persone che lottano, sul vero senso della parola, contro il potere superiore a favore di un potere "basso" (come nel dualismo cosmico di matrice manicheista).
Chi consapevolmente e chi meno contribuisce al potere arcontico, che sia lo schiavo o il padrone, poco importa. Un potere quello di oggi, alla mercede di un regno effimero e spietato, fine solo a se stesso e che parla una lingua morta.
Solo una coscienza che manifesta la capacità di distaccarsi dai "vizi capitali" e da un ego e un inconscio molto potenti, riuscirà nell’intento, agendo in quei livelli su cui questi arconti si aggrappano creando una sorta di "Lezione infinita" da cui non si sfugge.
Un karma sempre nutrito da nuove perversioni esistenziali e da valori orripilanti. Un mondo fondato sull'inutilità dell'esistenza molto più che sulla trasformazione positiva. Siamo molto più che semplici "uomini", ma forse, non per tutti è cosi.
E' una guerra che pochi combattono in nome della Pace e della Giustizia, seppur ciò non toglie che sarà comunque questo principio ad avere la meglio proprio quando tutto sembrerà perduto, qualcosa accadrà. Ciò che conta è ciò che accadrà all’uomo/Anima.
Un karma sempre nutrito da nuove perversioni esistenziali e da valori orripilanti. Un mondo fondato sull'inutilità dell'esistenza molto più che sulla trasformazione positiva. Siamo molto più che semplici "uomini", ma forse, non per tutti è cosi.
E' una guerra che pochi combattono in nome della Pace e della Giustizia, seppur ciò non toglie che sarà comunque questo principio ad avere la meglio proprio quando tutto sembrerà perduto, qualcosa accadrà. Ciò che conta è ciò che accadrà all’uomo/Anima.
L’uomo sta per toccare il fondo. Questo in sé indica già un cambiamento imminente e determinante. Un cambiamento non dettato dall'uomo ma da qualcosa che va oltre qualunque distinzione. Un potere che ancora oggi, rimane quasi del tutto sconosciuto, ma che rivela un disegno molto più ampio. Questo è deducibile dal fatto che come si sa l’anima procede nella sua crescita, quindi questo fa pensare ad un punto di riferimento verso cui l’anima si sta dirigendo. Ecco, questo lo si può definire Pleroma o Spirito Cristico se vogliamo trovare una collocazione più specifica.
Gabriele Sortino
Articolo tratto dal
mio Libro: Dal Buio alla Luce - Analisi e Riflessioni sul Concetto di
Evoluzione - Gabriele Sortino - Edizioni youcanprint - Pagine 230 -
Giugno 2013
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