domenica 22 giugno 2014

DOLORE E PIACERE



Tutti evitano il dolore. L'uomo fa di tutto per stare bene e non avere dispiaceri ma, troppo spesso, ciò accade anche a scapito di altri. Nella vita esiste anche il piacere e, anche in questo caso, l'uomo può arrecare danni al prossimo pur di avere quei piaceri che rendono la vita, dal punto di vista dell'ego, degna di essere vissuta.
Il dolore viene utilizzato dall'ego come mezzo per riconoscere i pericoli immediati, ma anche l'anima utilizza il dolore in contrapposizione all'ego, che manifesta un interesse puramente effimero e legato soprattutto ai piaceri immediati o a breve termine della vita, e sempre nei confronti della singola esistenza. Non a caso l'ego vive per un certo numero di anni e si muove nel puro interesse di una singola vita, contrariamente all'anima perpetua che si muove in conformità a mondi differenti, che alberga in quella continuità senza spazio né tempo. In questo caso, l'anima utilizza questo dolore come mezzo per reindirizzare l'uomo attraverso eventi spiacevoli, verso il Dharma e poi ancora… verso l'apice alchemico/spirituale.