domenica 1 settembre 2013

BUONI E CATTIVI


Ogni uomo è ciò che sceglie di essere, per il semplice motivo che l'anima sceglie in quale famiglia reincarnarsi, in quale stato, sceglie quale lavoro dovrà svolgere o quali persone incontrare, ed è perfettamente cosciente del ruolo che avrà all'interno di quel contesto socio-familiare. Pertanto ogni singola persona in quanto anima sceglie la sua condizione. Dovremmo abbandonare l'obsoleta visione dell'uomo inconsapevole, vittima dei cattivi o dell'ignoranza. Ognuno è quel che è per una ragione, per una scelta ben precisa.



Non esistono condizioni create dagli "altri", questa è mera illusione. E' questa la gabbia psichica che ci impedisce di vederci responsabili da sempre, che annulla il nostro potere psichico, perchè ci amputa della visione che ci vede costruttori perpetui attraverso il tempo.
Basta rendersi conto che dentro il cuore è riposto ogni ricordo vissuto e impresso nell'etere e che ritorna nella sua continuità all'interno del tempo, anche se camuffa i ruoli ancestrali, almeno apparentemente, ma queste vite sono impresse nell'esistenza attuale, tra le righe, agisce indirizzando l'uomo verso l'esperienza e la conseguente risoluzione di quel ruolo che emula gli aspetti dualistici della vita, che ritraggono le differenti e tipiche figure contrapposte, ma che sono parte di un'unica Fonte che scandaglia se stessa, un lavoro utile alle anime, al fine di migliorare la loro interazione con gli elementi.
Questi ricordi, questo filo che ci lega alle nostre vite precedenti viene riposto nell'oblio, dove viene abbandonato dagli uomini in cambio di oppiacea illusione.

Il mondo è uno specchio. L'uomo non ha colpe ma solo incantesimi da spezzare, poichè qualcuno ci aiuta a dimenticare.

L'uomo è responsabile diretto di ogni singolo aspetto della vita, ne è il costruttore ancestrale da sempre, questo è l'ordine delle cose, lo psicodramma globale che ci vede collocati all'interno di ruoli differenti ma che rispecchiano un meccanismo unico rappresentato dall'insieme delle coscienze, e che ne stabiliscono, più o meno consciamente, forma e contenuto. Siamo nella mente di Dio.
In questo consiste il risveglio nella sua prima, tenera fase, in cui l'uomo si rende conto di aver contribuito da sempre all'ordine delle cose e che pertanto ne è, come tutti, l'autore e che pertanto egli scoprirà di avere in sè anche il potere per cambiare questa condizione per sempre.

Gabriele Sortino


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