sabato 4 ottobre 2014

PERCHE' L'UOMO E' COSI' VIOLENTO?





La violenza esiste per un motivo. Non è il frutto della casualità. Molti si chiederanno come possano esserci uomini così cattivi e privi di compassione, sopratutto in quest'ultimo periodo in cui molti articoli e video mostrano alcune atrocità di cui essi sono capaci, bambini compresi.
Molti si chiederanno perchè dei bambini vengono violentati da piccoli e altri da grandi o perchè torturiamo animali.
E' davvero difficile accettare tutto ciò. E' difficile dire: "Ok, è la vita e in quanto tale dobbiamo accettarla", è difficilissimo ingoiare tali amari bocconi... ma che cosa possiamo fare?

Tuttavia cercherò di fare chiarezza sul perchè tutto ciò accade e come si muove l'anima attravero le esperienze e le incarnazioni. Prendo spunto, in parte, dagli studi di Robin Norwood, amatissima scrittrice psicoterapeuta che conobbe i meccanismi spirituali e studiò e associò tali aspetti all'analisi che riguarda la sfera comportamentale dell'uomo durante il corso della sua esistenza.

L'anima è androgina e immortale e si serve della materia per incarnarsi e compiere quanto ha da compiere. La domanda è: perchè si fa quel che si fa? perchè tanto dolore? perchè tanta violenza?
Partiamo dal fatto che l'anima è androgina e quindi può nascere come uomo e rinascere come donna e viceversa. I ruoli che avrà da essere umano saranno correlati al fabbisogno alchemico che tale anima manifesterà su livelli che si accordano alle logiche della materia e dalla capacità che avrà sviluppato nel mediare tra bisogni animici e bisogni terreni, bisogni che fanno capo all'istinto di sopravvivenza o Ego. In buona sostanza, si servirà di tutte le sue vite per studiare in maniera capillare tutte le possibilità e i poteri che la sua macchina umana potrò sviluppare.

Immaginate che l'anima sia cieca e impotente, che non avesse un corpo, o che questo corpo presenti una certa immaturità. Il frutto non essendo ancora maturo manifesterà delle inadeguatezze rispetto alle reali possibilità che avrà invece quando sarà maturo.
Quando un uomo tortura e uccide, in questa o nella sua prossima vita sarà torturato e ucciso in maniera analoga e questo accadrà con una precisione quantica millesimale. Nella sua prossima vita ancora tornerà a violentare ed uccidere ma con una differenza, avrà raffinato il suo modo di essere violento. Quindi ci sono delle forze, delle sub-intelligenze che non sono empatiche e che si contrappongono al senso di compassione, che è il frutto di una consapevolezza maggiore.
La violenza è un attributo presente nella natura umana, sin da piccoli protendiamo al sadismo più o meno inconscio. Ma cosa ci spinge ad essere così?
Ebbene ciò che ci spinge è un equilibrio elettromagnetico che rappresenta l'ordine perfetto all'interno dell'apparente disordine e che indirizza le esperienze proprie e altrui riequilibrandole all'interno di un ultra-complesso e ultra-armonico disegno.
Riporta al mittente questa violenza in diversi cicli finchè questi non svilupperà la compassione che ne deriva, solo che questa violenza dovrà essere raffinata e solo dopo, estinta.
Questo karma ha la peculiarità di coesistere per tutti senza sbagliare mai destinatario perchè questa energia è mossa da quello che possiamo definire "Dio" o "Campo Fonte"... o meglio, da una coscienza che regola le anime e che probabilmente le ha anche partorite e messe al mondo. Quindi chi tortura sta in realtà seguendo degli "ordini" e questi ordini sono impartiti da forze che regolano questi cicli. Si, avete capito bene, anche il peggiore dei cattivi ha una sua funzione. Egli è in realtà il forgiatore.
L'anima non ha altro modo per crescere o sviluppare le capacità di distacco dai vincoli umani. Si potrebbero subire violenze solo per consentire alla vittima di sviluppare capacità di distacco dal corpo e quindi medianiche. Il punto è che chi fa del male riceve male in egual misura e su questo persino Pitagora era daccordo; come se le anime si scambiassero favori, seppur dolorosi. Per il resto ci sono esperienze che non rientrano in questo meccanismo e servono invece a sviluppare in noi altre capacità. Ma allora, come evitare dolore e sofferenza?

La risposta è molto semplice anche se non altrettanto semplice è il riuscirci. Quello che possiamo fare è imparare a fungere noi stessi da tramite coi dettami dell'anima e comportarci di conseguenza, al fine di non costringerla a forzature o esperienze spiacevoli. In buona sostanza più cercheremo di comprendere i valori spirituali e le energie che regolano la vita fino in profondità, e non mi riferisco a robetta New Age, ma all'alchimia nella forma più seria e quindi non manipolata, illusoria o semplicemente "light"... facilistica, preferenziale

Probabilmente le motivazioni che spingono l'anima verso tale alchimia sono più grandi di lei e che solo dopo essersi staccata completamente dai vincoli karmici o materiali potrà raggiungere altri livelli esistenziali. Questi traguardi sono obbligatori e non possono non essere raggiunti poichè la forza che spinge gli eventi non permetterà mai che sub-intelligenze o sub-coscienze possano bloccare questi meccanismi, anche se potranno rallentarli o renderli ancora più dolorosi. Essi saranno comunque parte del disegno e spetterà a noi piegarle. Abbiamo il potere di fare ciò ma solo pochissimi sono pronti a prendere il toro per le corna, senza sfuggire a quanto ci è dovuto. 
Responsabilità e liberazione vanno di pari passo.

G. Sortino

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